Ogni casa possiede un impianto elettrico composto da diversi fili: alcuni di questi portano la corrente elettrica nella nostra casa, e sono detti “fase”, mentre altri sono attraversati dalla corrente di ritorno o, se a riposo, non portano proprio corrente, e sono detti “neutri”.
Nel momento in cui un filo fase entra in contatto con un altro filo fase o con un filo neutro avviene quello che si chiama “corto circuito” il quale consiste in un passaggio di corrente molto forte e intenso che finisce per “bruciare” alcune parti dell’impianto e costringere il proprietario di casa a sostituirle o a ripararle con l’aiuto di un bravo elettricista, necessario per porre rimedio al guasto elettrico in maniera opportuna.
Una volta verificatosi il corto circuito, prima di iniziare con la riparazione, è necessario capire se effettivamente si tratta di un corto circuito e soprattutto in che zona è avvenuto e quali componenti dell’impianto ha danneggiato.
Per farlo, è importante quindi avere ben chiaro in mente tutta la struttura del vostro impianto elettrico e le condutture dalle quali è costituito, per far sì che abbiate una panoramica iniziale che consenta di farsi un’idea di cosa potrebbe essere andato storto.
Per rintracciare il corto circuito è necessario:
Una volta individuato il guasto si può finalmente procedere con la riparazione, che vedremo nel prossimo paragrafo.
Prima di spiegare come fare per riparare un corto circuito, è molto importante sottolineare alcune cose che è fondamentale sapere per non mettere a rischio la propria incolumità e quella degli altri.
In primo luogo occorre staccare la corrente di casa, in modo che l’energia elettrica smetta di passare attraverso i fili elettrici impedendo scossa e altri spiacevoli incidenti. Questo particolare è in assoluto il più importante e da rispettare per forza se si vuole lavorare con l’elettricità.
In secondo luogo si deve isolare il circuito sul quale si sta lavorando, rimuovendo tutti quei fili che non ne fanno parte e che rischiano di entrare in contatto con quelli che invece lo costituiscono.
Dunque si può procedere con il lavoro di riparazione sul circuito nel quale è stato individuato in precedenza il contatto tra i due fili: per fare questo può essere utile controllare, sempre con l’aiuto di un tester, prese elettriche e altri utilizzatori elettrici al fine di individuare di preciso il punto in cui si toccano i due fili.
Andare a mettere mano sui fili elettrici del circuito non è una passeggiata, bisogna fare molta attenzione ad eseguire un nuovo collegamento nella maniera giusta e a sostituire opportunamente le parti danneggiate, al fine di ristabilire un collegamento alla corrente ottimale e di beneficiare di un impianto funzionante al 100%.
Nel caso avessi difficoltà non esitare a contattare un buon elettricista che possa aiutarti assicurandoti un lavoro ben fatto e riparare il corto circuito verificatosi nella tua abitazione.
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